GENTE DI COLLIO: TERRA, VINO E UMILTA’
from @mauroveniceandwine
Parlare di un’antica tradizione attraverso una degustazione, stabilire quale fosse il modo migliore per fotografare, un terroir importante e complesso.
Abbiamo pensato di raccontare Il Collio, cercando di non essere banali. Abbiamo pensato di farlo attraverso i tre vitigni bianchi autoctoni. Trovati i protagonisti della nostra narrazione: Ribolla gialla, Friulano e Malvasia, il copione era scritto. Così è nata la serata organizzata il 15 luglio 2015 da Fondazione Italiana Sommelier al Ristorante La Montecchia, della famiglia Alajmo, a Selvazzano (Padova). Svelare come ciascun vitigno abbia le sue zone d’elezione all’interno di quella mezza luna di territorio che si estende dal comune di Dolegna del Collio a quello di San Floriano, incastonata tra i fiumi Iudrio e Isonzo, un’areale che si completa al di là di essa nella Brda, il nome sloveno che definisce la continuazione naturale del Collio Goriziano.
Francesco Bonini (responsabile comunicazione Consorzio Collio, ndr.) ci ha guidati nella selezione dei vini tracciando dei precisi percorsi per ciascun vitigno.