All’ombra di un bicchiere di vino
Mercoledì 30 aprile 2014, i vini dello Jura, Baone, Colli Euganei. Domenica 4 maggio 2014 Ombra delle Mura, Bassano del Grappa. La domanda che può sorgere spontanea è: cosa accomuna questi due eventi? La risposta rapida e secca è racchiusa in poche parole: il vino, quello dei contadini. Come molti di noi sanno non sono solamente i contadini a produrre direttamente il proprio vino, ma anche grandi holding finanziarie, gruppi industriali farmaceutici, grandi catene distributive e molte altre realtà economiche che apparentemente poco hanno a che vedere con l’agricoltura e i suoi valori. La mia comunque non vuole essere un’analisi economica o una critica sociale, voglio solo mettere in risalto il lavoro di tutti i piccoli produttori indipendenti che con fatica ogni anno strappano al proprio sudore ed al loro non facile rapporto con la natura i prodotti che arrivano nei nostri calici. Fortunatamente nei miei frequenti “wine tours” (consentitemi l’omaggio agli amici d’oltremanica), il riscontro di un ritorno ad una maggiore naturalità del nettare di bacco è sempre maggiore. Quando parlo di naturalità, parlo di quei vini che, quando approccio la degustazione, suscitano in me emozioni. Mi rendo conto che dietro a quei calici che mi affascinano c’è un lavoro comune che ha come obbiettivo quello di portare dentro alla bottiglia l’espressione di un territorio, la sua identità che è fatta delle caratteristiche geologiche e climatiche ma non solo, è anche espressione di un modo di vivere e gestire la natura di un territorio. “Il vino è espressione delle forze della natura” asseriva un anziano e lucido degustatore incontrato a Bassano del Grappa, io aggiungerei che tutto questo avviene sotto il controllo dell’uomo, quell’uomo che ha l’onestà di crescere e curare il vino come un figlio. I vini dello Jura, protagonisti di una affascinante degustazione con amici vignaioli dei Colli Euganei, sono bianchi dalle grandi potenzialità di invecchiamento, peculiarità che si conferma nei Vin Jaune. Ma la Cote du Jura è anche terra di vini che esprimono carattere, personalità e piacevolezza sin dalla gioventù, grazie alla loro beva fresca e sapida. I vitigni utilizzati per la loro produzione sono il Savagnin (vitigno autoctono locale) e lo Chardonnay, provenienti da vigneti che a volte arrivano e superano i cinquant’anni d’età. Dall’altra parte, All’Ombra delle Mura, ho trovato i profondi e sferzanti rossi dei Colli Euganei di Marco Buratti (Farnea) e Alfonso Soranzo (Monteforche), la potenza delle Colline Tortonesi, ovvero la barbera di Walter Massa (Vigneti Massa), lo scatto del tocai rosso dei Colli Berici di Alessandro Pialli. Doverosa citazione per i classici veneti ovvero il Prosecco nella centrata interpretazione di Casa Coste Piane, il Raboso frizzante Pro Fondo di Casa Roma e l’elegante Valpolicella di Marinella Camerani (Corte Sant’Alda). Ma il vino che in questi giorni mi ha maggiormente impressionato è un bianco prodotto da Vigneti Massa di Monleale: Timorasso Derthona Costa del Vento, annata 2008, nervo ed eleganza, trama consistente unita ad una beva scorrevole, tutto in perfetto equilibrio. Il mio desiderio è e sarà sempre quello di portarvi, attraverso i miei tours, a conoscere i luoghi e le persone che fanno del vino e del cibo le ragioni della propria ed altrui vita. MB http://www.ombradellemura.it http://concadoro.org