Esperienze divine, VINITALY 2014: storia di un tour
Dieci giorni, il tempo trascorso dall’ultima degustazione al Vinitaly 2014. Quest’anno, la mia ricerca l’ho dedicata al mio nuovo progetto di turismo enogastronomico Mauro , Venice and wine, partendo dal “vino naturale ” di Vini Veri e Vinnatur , due associazioni che organizzano due diversi eventi negli stessi giorni del Vinitaly. Del mio tour a Cerea, per la manifestazione di Vini Veri, ho appuntato nel taccuino quattro esperienze di grande intensità. Il barolo Otin Fiorin 2009 di Cappellano, eleganza, nitidezza e certezza di un futuro radioso; I vini di Roussillon di France Crispeels, Vignoble Réveille, sapidi, agili e carnosi: il loro segreto? Carignan, grenache e macabeau, uve provenienti da piante che hanno dai 36 ai 114 anni di età; I formaggi di Gregorio Rotolo che a Scanno produce dei piccoli monumenti al gusto con il latte di pecora; la conferenza di domenica 6 aprile con Sylvia Perez-Vitoria (economista, sociologa e documentarista studiosa della civiltà contadina) Emmanuel Giboulot (Viticoltore in Borgogna che si rifiuta di applicare ai suoi vigneti trattamenti chimici imposti dalle istituzione agricole) Nicolas Joly (Viticoltore in Loira dedito all’agricoltura biodinamica) Gianpiero Bea (viticoltore in Montefalco, co-fondatore dell’associazione Vini Veri): si possono condividere o meno le idee di questa donna e questi uomini, ma i dati che ci comunicano sull’agricoltura e sull’impatto che essa ha sulla nostra terra e sulle nostre vite non possono lasciarci indifferenti.
Gli inputs per il mio lavoro di pianificazione e gestione di itinerari enogastronomici e culturali non sono mai abbastanza, perché le esigenze di ciascuno di noi quando ci approcciamo al mondo del cibo e del vino sono sempre le più diverse.
Ecco perché la mia ricerca ha rimbalzato dal mondo dell’agricoltura cosiddetta “naturale e biodinamica” a quello della viticoltura convenzionale che ha la sua vetrina nel Vinitaly. E proprio a Verona a Vinitaly 2014 nel mio secondo giorno di ricerca ho avuto l’opportunità di esplorare l’Oltrepò Pavese ed i suoi vini con uno dei miei maestri: Remo Pantano, un competente ed appassionato enologo . Ho scoperto il grande valore della Bonarda, uno dei miei vini ideali per la tavola di tutti giorni e per le merende primaverili a base di pane, salami e formaggi. Lo stesso giorno mi sono trasferito a Sarego, nella vicina provincia di Vicenza dove nella splendida cornice di Villa Favorita, l’associazione Vinnatur raggruppa altri produttori di vini naturali che con idee analoghe a quelli dell’associazione Vini Veri, producono vini in un sistema di agricoltura ecosostenibile e rispettoso delle identità territoriali. qui ho avuto modo di riassaggiare le novità degli amici di GruVE (Gruppo Vignaioli Euganei: Alla Costiera, Cà Lustra, Marco Sambin, Monteforche, Vignale di Cecilia) viticoltori dei colli Euganei, che riescono ad offrire bianchi interessanti per le varie cucine stagionali ed emozionanti rossi di struttura; l’altro interessante momento degustativo è stato il percorso dei cru di Barbaresco di Roagna, di Castiglione Falletto: un crescendo emozionante di sensazioni gustative, la conferma del patrimonio custodito nelle Langhe piemontesi.
Il terzo giorno, di ritorno a Vinitaly, nella sezione ViViT (Vigne Vignaioli Terroir) ho avuto il piacere di scoprire alcuni “divini” i tesori nascosti della mia regione, il Veneto. Non si può mai sapere cosa puoi trovare dietro l’angolo.
Il quarto e ultimo giorno mi trovavo ancora a Verona a Vinitaly ed il mio tour si è snodato tra Friuli Veniezia-Giulia e Trentino Alto-Adige. Ho avuto modo di constatare con piacevole sorpresa che l’ospitalità turistica presso questi produttori è in costante evoluzione ed ha raggiunto in certi casi livelli d’eccellenza, specchio di grande passione per il proprio mestiere, amore per la propria terra e degna cornice di vini sempre più eleganti e territoriali. Tra una tappa e l’altra di questo tour nel Nord-Est d’Italia si è rinnovato il piacere di discutere con i produttori dei loro vini, del cibo che ci metterei accanto, di nuovi tours, nuovi luoghi da esplorare, per realizzare ancora una volta che è un grande privilegio poter fare questo bellissimo lavoro.